Caricatura Marina e Davide

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Travel & Food

martedì 10 luglio 2012

Torino: una cena in bianco!!



Questo è un viaggio molto particolare, perché  non ci ha portati lontano a visitare nuovi Paesi o isole sconosciute, no, questo è un viaggio nel tempo.

Tutto è iniziato ai tempi del liceo, quando conobbi Uva.

In amore si parla di “colpo di fulmine”, e non so quale sia l’espressione corretta per il  nostro caso, ma tra noi è scattata subito quella complicità che rende un’amicizia unica.
Sono passati gli anni e sono cambiate moltissime cose, tra alti e bassi siamo cresciute entrambe, e il legame che da adolescenti ci ha unito si è consolidato giorno dopo giorno, evolvendo e cambiando con noi, diventando sempre più forte.

Siamo molto diverse, ma nonostante ciò sento che insieme ci completiamo in maniera perfetta, un po’ come la teoria esposta da Platone nel Simposio, in cui Aristofane spiega che all’origine del mondo gli esseri umani erano di tre generi: il maschile, il femminile e l’androgino. La loro forma inoltre era circolare, quattro mani, quattro gambe e due volti: degli esseri perfetti, sufficienti a se stessi! La loro tracotanza però spinse Zeus a spezzare questa loro natura doppia, e questo suo gesto condannò gli umani a una perpetua ricerca della primitiva unità.
Platone ovviamente parlava d’amore, ma secondo me il concetto è perfetto anche per l’amicizia…

Uva è esplosiva! La sua mente è sempre in fermento, la sua creatività e la sua fantasia coinvolgono tutte le persone che le stanno intorno e il fatto che tra poco sarà di nuovo mamma non le impedisce di pensare e sperimentare sempre cose nuove.
Tra le sue attività più riuscite c’è il blog di cucina che Uva tiene con Fico (http://ficoseccouvapassa.blogspot.it) suo compagno di vita e di avventure.
Insieme hanno creato un diario curato e ben riuscito di ricette, foto e racconti familiari, il tutto supervisionato dalla piccola di casa: Uvetta!!
Ed è proprio la loro passione per la cucina ad averci coinvolto in questo flash mob che ci ha portati a Torino.
Questo termine così strano è stato coniato nel 2003 per indicare una riunione di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo.
Le regole per la partecipazione sono comuni a tutti e il luogo del ritrovo viene comunicato solo pochi giorni prima.
I flash mob possono essere dei più svariati tipi, ovviamente quello in questione è di carattere culinario: una cena in bianco!

Le regole sono semplici:
1. abbigliamento total white
2. ognuno è organizzatore della proprio cena e responsabile della propria tavola
3. niente carta, plastica né lattine
4. non si lasciano rifiuti

L’evento nasce nel 1988 a Parigi, dal desiderio di François Pasquier di mangiare all’aria aperta nei posti più belli della sua città, e quest’anno, a coronamento di quel sogno ormai alla 24ª edizione, più di ottomila persone hanno allestito la propria tavola per la cena a Place des Vosges proprio di fronte alla cattedrale di Notre Dame.

Sarà l’entusiasmo che Uva sa trasmettere ma la mia mente inizia già a viaggiare verso la Parigi dell’Ottocento, vedo i caratteristici caffè di Montmartre, le gite dei parigini in riva alla Senna, le ballerine dell’Operà, i quadri di Renoir e gli impressionisti…in effetti nell’aria si respira l’atmosfera del ritratto di Manet “Dejeuner sur l’herbe”, con la sola differenza che invece di essere nudi saremo tutti vestiti di bianco!
Davide, mi riporta alla realtà e ci troviamo immersi nei preparativi, alla ricerca dell’abito adatto, degli accessori giusti e di qualche raffinatezza alla francese.

Il giorno tanto atteso è arrivato, tutti in bianco, equipaggiati a dovere raggiungiamo Piazzetta Reale a Torino.
Siamo tutti un po’ emozionati, tranne Uvetta, che con l’ingenuità tipica dei bambini, saltella in testa al gruppo con in mano un candelabro (rigorosamente bianco), e che trova del tutto normale fare un pic nic nel centro di Torino con centinaia di sconosciuti!

Per strada incontriamo altre persone che scendono dalle auto e iniziano a scaricare cestini, sedie e tavoli, ci si saluta con complicità pur non conoscendosi e si ammira con il sorriso le espressioni di chi non è a conoscenza di questa strana cena all’aperto.

Tutti iniziano ad allestire i tavoli, un tripudio di tovaglie bianche, calici di vino e bottiglie di champagne. All’ora stabilita uno sventolio in aria di tovaglioli bianchi segna l’inizio della cena.
Il sole ormai è tramontato e la piazzetta è illuminata dalle candele, il colpo d’occhio generale è davvero suggestivo.
La cena prosegue tra chiacchiere e qualche goccia di pioggia, che però non sembra guastare per niente l’allegria generale.

Un applauso corale sancisce la fine di questa insolita cena, si sparecchia e tutti tornano verso casa, soddisfatti e già pronti per la prossima edizione!

Da non perdere: la prossima edizione della cena in bianco…magari a Parigi!

Cosa mangiare: Insalatina di farro, pomodorini e menta fresca. ( Coming soon on http://ficoseccouvapassa.blogspot.it )

La colonna sonora: Le Banquet (Amelie Soundtrack) Yann Tiersen

Il libro da portare: “Torino città magica” di Giuditta Dembech

Curiosità: Torino è da sempre considerata una città magica, collocata al vertice di un “triangolo bianco” insieme a Lione e Praga. E’ situata sul 45° parallelo, esattamente a metà del nostro emisfero, e sorge nel punto di incontro tra due fiumi, la Dora, dalle caratteristiche femminili e il Po, di carattere maschile, si trova quindi al di sopra di un importante nodo energetico. Piazzetta Reale sorge proprio al centro di queste energie positive e benefiche, che raggiungono il loro apice all’ingresso della Piazza, tra le statue dei due Dioscuri che rappresentano i gemelli Castore e Polluce, nati dall’accoppiamento della bella Leda con un cigno, sotto le cui mentite spoglie si celava Zeus (sempre lui!!), re degli dei. Sarà suggestione ma noi queste energie le abbiamo sentite!!

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