"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Marcel Proust
sabato 26 aprile 2014
Oropa: #InvasioniDigitali al Santuario
Anche Viaggio Facile, venerdì 25 aprile, ha partecipato a Invasioni Digitali.
Quando si parla di invasioni solitamente si intende l'occupazione di un territorio, di carattere quasi sempre violento, da parte di un gruppo di persone, che cercano di usurpare la sovranità a un altro popolo.
Ma l'invasione a cui abbiamo partecipato non ha niente di tutto questo.
Invasioni Digitali è un progetto innovativo nato per promuovere e diffondere la cultura del territorio italiano attraverso l'utilizzo del web e dei social media.
Dal 24 aprile al 4 maggio sono state programmate in tutta Italia 385 pacifiche invasioni: la cultura digitale al servizio del patrimonio nazionale.
La nostra invasione ci ha portato ad Oropa, ad accompagnarci Linda, responsabile comunicazione del Santuario e orgogliosa organizzatrice dell'invasione.
Il gruppo di invasori è composto da @Viaggiofacile e dai famosi blogger biellesi @Ficoeuva e @Sphimm, insieme partiamo alla conquista del Santuario.
Attraversiamo i cancelli e Linda ci racconta che il Santuario di Oropa è il più importante Santuario mariano dell'intero arco alpino.
Le sue origini risalgono al IV secolo e da subito fu un vitale riferimento per i viaggiatori che andavano verso la Valle d'Aosta.
Il piazzale su cui ci troviamo una volta non c'era, al suo posto il Colle di San Francesco, spianato per costruire nel '700 l'ingresso che ancora oggi accoglie i visitatori.
Proseguiamo sulla scalinata monumentale che ci conduce attraverso la Porta Regia e arriviamo così nel cuore del Santuario.
La Basilica Antica, la fontana del "Burnel", i portici che fanno da cornice e in lontananza la cupola della Basilica Superiore.
Considerato l'alto numero di pellegrini che si recavano al Santuario, già alla fine del '700, si manifestò l'esigenza di costruire una nuova Chiesa, ma furono molte le difficoltà che si presentarono per iniziare i lavori, e la prima pietra fu posata nel 1885, solo dopo aver deviato il corso del torrente Oropa.
Linda ci spiega che i Savoia contribuirono alla crescita del Santuario e fu proprio grazie a loro che i più grandi architetti sabaudi tra la metà del XVII e del XVIII secolo diedero forma al complesso così come lo conosciamo oggi.
Entriamo nella Chiesa Antica, edificata in seguito al voto fatto dalla città di Biella dopo un'epidemia di peste, e Linda ci fa notare, in fondo alla navata centrale, il Sacello Eusebiano del IX secolo, all'interno del quale è custodita la statua della Madonna Nera.
La leggenda narra che proprio Sant'Eusebio, dopo aver portato lo statua della Vergine dalla Palestina, la nascose tra le rocce dove oggi sorge la Cappella del Roc, da allora la Madonna Nera con il suo sorriso dolce e austero divenne simbolo spirituale del Santuario e di tutti i pellegrini.
L'invasione continua e raggiungiamo la Galleria degli ex voto.
Un lungo e suggestivo corridoio che ci accompagna attraverso diverse epoche e che testimonia la devozione nei confronti della Madonna Nera.
Si susseguono quadri, immagini e foto che rappresentano la grazia ricevuta e sono un'importante testimonianza della vita quotidiana dei devoti.
Arriviamo al Museo dei Tesori, che ci accoglie con una Pala del pittore Bernardino Lanino, raffigurante la Madonna col bambino e quattro santi e un dipinto di Delleani che rappresenta la costruzione del Santuario.
E poi, i gioielli dell'incoronazione della Madonna, i capi del guardaroba liturgico del Santuario, ostensori, calici e corone.
Per concludere in bellezza la nostra visita, Linda ci porta alla Biblioteca, dove, col fiato sospeso, ci aggiriamo tra libri antichi e Bibbie poliglotte.
Abbiamo conosciuto il Santuario e i suoi angoli più nascosti, ma Oropa ha molto altro da offrire: un percorso tra le 12 cappelle del Sacro Monte, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, un Cimitero Monumentale, un Giardino Botanico e soprattutto una natura meravigliosa che crea uno scenario unico e incontaminato in questo angolo di Biellese.
La visita è finita, e possiamo affermare a gran voce... Invasione Compiuta!!
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