Caricatura Marina e Davide

Caricatura Marina e Davide
Travel & Food

domenica 20 maggio 2012

Berenice: storie di compleanni!!


Il 16 agosto del 2011, mio papà ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno.
Per rendere speciale  la ricorrenza, ha deciso di fare lui un regalo a noi: tutta la famiglia in Egitto insieme!!
Per questioni pratiche e logistiche la partenza è stata fissata a ottobre, e pur non essendo il genere di vacanza da noi prediletto, la prospettiva di trascorrere una settimana al caldo quando da noi le giornate autunnali iniziano ad accorciarsi sempre di più ci alletta parecchio.
Per noi viaggiatori low cost inoltre, una vacanza gratis è un’occasione da non perdere, e per di più, la settimana scelta è proprio quella del mio compleanno!
Conosciamo molto bene l’Egitto, e ogni volta che ci torniamo rimpiangiamo i tempi passati, quando le strutture erano ancora poche e la costa non era totalmente invasa da villaggi e alberghi.

Nonostante ciò, l’amore per il mare e la possibilità di noutare in un paradiso marino a sole quattro ore di volo dall’Italia, ci spingono a tornare, ripromettendoci ogni volta che sarà l’ultima. Nel ‘92 avevamo scelto Sharm El Sheikh, poi Taba, e Dahab, qualche anno dopo abbiamo lasciato la Penisola del Sinai alla ricerca di località ancora risparmiate dall’edilizia selvaggia: Hurghada, El Quseir e infine Marsa Alam. Questa volta abbiamo deciso di spingerci ancora più giù, quasi al confine con il Sudan: a Berenice. Berenice fu un importante porto per i commerci con l’ India e con l’ estremo Oriente. Proprio qui terminava la Via Hadriana, che dal Nilo, attraversando tutto l’Egitto raggiungeva la costa del Mar Rosso.
Atterriamo all’aeroporto di Marsa Alam, e anche se sappiamo già che ci aspettano giorni di sole e clima secco, non appena scesa la scaletta dell’aereo ci scambiamo sorrisi compiaciuti.
Ci aspettano però circa 130 Km di autobus prima di abbandonare definitivamente felpe e scarpe da ginnastica.
Dai finestrini alla nostra destra scorre il tipico paesaggio egiziano, quello dell’ altopiano desertico, mentre alla nostra sinistra vediamo il mare, con il suo blu caratteristico.
Ogni volta che metto piede in un villaggio in Egitto, mi ritrovo stupita del verde al suo interno: fiori dai mille colori, bouganville che si arrampicano su ogni cosa, palme sulla spiaggia e ovunque impianti per l’irrigazione. Lo trovo così assurdo… in netto contrasto con la realtà esterna, dura e aspra fatta di terra, sabbia, roccia e soprattutto poca acqua!
Lasciate le solite e retoriche considerazioni, diamo una sistemata alle valigie e siamo già pronti: muta, maschera e pinne saranno la nostra divisa in questi giorni!
Proprio davanti alla spiaggia ci sono delle piscine naturali veramente invitanti, decidiamo che sono l’ideale per una prima uscita di snorkeling.
Infilata la testa sott’acqua rimaniamo colpiti dall’incredibile varietà di forme e colori. I coralli fanno da cornice e centinaia di pesci ci accompagnano nell’ esplorazione, mentre sul basso fondale di sabbia bianca delle razze a macchia blu cercano di mimetizzarsi.
Siamo sorpresi di aver trovato a pochi passi dalla riva una varietà così eterogenea di pesci e coralli, non abbiamo ancora oltrepassato la barriera corallina per raggiungere “il Blu” e già il cuore batte forte.
Anche se abbiamo perso il conto di quante volte ci siamo immersi in questo mare, ogni volta è un’emozione incredibile. Sembra di entrare in un’altra dimensione, in un vero mondo parallelo.
Costeggiamo tutto il perimetro della “piscina” soffermandoci a osservare ogni pesce, indicando di continuo qualcosa, cercando di parlare nonostante maschera e boccaglio.
E proprio quando, soddisfatti di questo primo assaggio, decidiamo di tornare a riva, fa capolino da dietro uno scoglio una tartaruga verde!


Restiamo immobili, quasi non respiriamo per non spaventarla, ma lei non sembra affatto intimorita dalla nostra presenza.
Cerchiamo di osservare ogni suo particolare, gli occhi, le pinne e il carapace verde e i suoi movimenti, così armoniosi e delicati, e poi quasi soddisfatta di tanta attenzione, si allontana verso il Blu.
Ci ritroviamo tutti vicini in una sorta di abbraccio sottomarino, anche senza parlare ringraziamo col cuore il papà per averci regalato queste emozioni.
Io in particolare, perché proprio oggi è il mio compleanno e non credo di aver avuto mai regalo più bello!
I giorni trascorrono così, tra immersioni e bagni, nel Blu profondo al di là della barriera e nelle basse piscine davanti alla spiaggia.
Vedremo ogni tipo di corallo: a bolle, mosaico, cervello e di cuoio, la gorgonia rossa e il temutissimo corallo di fuoco.
E poi pesci, di ogni dimensione e forma: il balestra blu, quello striato e il mio preferito il picasso, tantissimi pesci chirurgo, con la coda gialla, con la spina arancione e il buffo unicorno maculato, e ancora pesci palla a macchie bianche, stellati e mascherati.
Migliaia di pesci farfalla: austriaco, con la coda rossa, pinnato, persico, striato, mascherato, lineato e quello dal vessillo, e poi gli eleganti pesci angelo: arabo, imperator e il coloratissimo reale.
L’elenco è infinito… pesci pappagallo, tordi coloratissimi, stelle marine, ricci, l’imponente napoleone e poi carangidi, murene e anche un barracuda!
E non dimentichiamo la mia preferita, la tartaruga! Più di una volta l’abbiamo avvistata sul fondo e abbiamo assistito alla sua lenta e voluttuosa risalita per respirare, abbiamo nuotato dietro di lei per poi infine vederla scomparire nel blu.
Gli incontri più inattesi invece sono stati con un ippocampo e con un pesce pagliaccio, erano anni che non riuscivamo più a vederli.
Questo mare ci ha emozionato più delle altre volte, è ancora ricco e genuino, splendido e autentico nelle forme e nei colori, questa volta non diremo che sarà l’ultima, torneremo, magari per un prossimo compleanno!!


Da non perdere: un’immersione nel Blu

Cosa mangiare: qualsiasi cosa, l’importante è scegliere un tavolo con vista mare, tutto sembrerà ancora più buono

La colonna sonora: "Quarto Tempo" (di Roberto Cacciapaglia)

Il libro da portare: "Il romanzo di Ramses: Il figlio della luce" (di Christian Jacq)

Curiosità: C’è un’affascinante storia tramandata dalla mitologia greco-romana che racconta l’origine del corallo. Medusa era una splendida creatura, con la sua bellezza fece innamorare Poseidone. Atene, indignata da ciò si vendicò trasformandole i capelli in serpenti, dando alla sua bocca un ghigno orrendo e ai suoi occhi il potere di pietrificare chiunque l’avesse guardata. Perseo, aiutato da Atena e da Mercurio, uccise Medusa. Le tagliò la testa e dal suo sangue nacquero Pegaso e Crisaore. Perseo grazie ai suoi calzari alati si alzò in volo per tornare a casa e mentre sorvolava le coste della Libia, delle gocce di sangue che stillavano dalla testa mozzata di Medusa caddero sulla terra trasformandosi in serpenti mentre quelle che caddero nel mare divennero corallo.

Nessun commento:

Posta un commento